venerdì 28 gennaio 2011

Tre domande a... Luca Biagini

Nuovo week-end al cinema, nuova intervista. Esce nelle sale italiane "Il discorso del re" (The King's Speech) di Tom Hooper, fresco di dodici candidature ai prossimi Oscar e con l'attore protagonista Colin Firth già vincitore del Golden Globe come miglior attore.

Il film narra la vera storia di Re Giorgio VI (Colin Firth), il quale deve sconfiggere la debilitante balbuzie di di cui soffre da bambino; ad aiutarlo è un logopedista dai metodi assai poco ortodossi interpretato da Geoffrey Rush.

A dar voce nell'edizione italiana a Colin Firth è un meraviglioso Luca Biagini, il nuovo doppiatore di Hugh Laurie nella serie "Dr. House - Medical Division" e grande attore di teatro e TV.

Dialoghi italiani e direzione del doppiaggio: Francesco Vairano per Technicolor Spa. Edizione italiana: Marco Clementelli per Eagle Pictures.

E ora spazio alle tre domande e risposte con...


1) Luca Biagini, raffinato attore doppiatore e voce italiana, tra gli altri, di John Malkovich, Ed Harris e Kevin Kline.

E' in uscita nelle sale italiane "Il discorso del re" in cui torni a doppiare l'attore Colin Firth nei panni di re Giorgio VI, un ruolo molto particolare che richiedeva una certa vocalità e sensibilità artistica.

Cosa ci racconti questa esperienza?

LB: E’ stato senz’altro uno degli impegni più interessanti della mia carriera di doppiatore. L’impegno era molto particolare e richiedeva uno studio della vocalità perché Colin Firth (straordinario in questo ruolo) deve affrontare un problema di difficoltà di parola, un po’ di balbuzie e anche di attacchi di panico, per cui di fronte al pubblico non riusciva a emettere suono, aveva una specie di blocco respiratorio e quindi il suono, l’emissione vocale era molto compromessa. Colin Firth ha fatto un ottimo lavoro per rendere credibile questo difetto e noi abbiamo cercato altrettanto di essere credibili ed efficaci nel riprodurlo.

Devo dire grazie alla direzione di Francesco Vairano che ha fatto un lavoro magnifico anche come adattamento, con dei dialoghi molto ben scritti e adattati, con un italiano molto bello e che restituisse in pieno la lingua del film in originale.

Francesco mi ha aiutato cercando di trovare la maniera giusta, che non fosse troppo, che non fosse poco, che fosse credibile, che non fosse ridicola e alla fine di tutto questo lavoro appassionate mi sono reso conto, e gliel’ho pure dichiarato, che questo sarebbe rimasto uno dei film più importanti della mia memoria storica di doppiatore.

E’ stata una gran bella esperienza e mi sembra che il film stia andando molto bene, e credo che quando uscirà in Italia ne avremo conferma.

2) Nel presentare la settima stagione della serie cult "Dr. House - Medical Division", la prima con la tua voce, i media hanno mostrato un insolito interesse per l'argomento doppiaggio.

La cosa ti ha un po’ sorpreso?

LB: Diciamo che probabilmente qui ci sono due aspetti che sono da mettere in rilievo. Intanto “Dr. House” è una serie amatissima, che ha un grande seguito ed è una delle serie più intelligenti come scrittura e Hugh Laurie è un attore particolare che ti chiede di seguirlo perché è complicato, pieno di sfumature e cambi di intenzione continui quindi devi fare un gran lavoro.

E allora siccome una serie così seguita per tanti anni, il cambio di voce diventa una cosa molto delicata, e quindi naturalmente c’è stato un interesse da parte dei media nel sottolineare quest’aspetto, forse legato al fatto che io vengo da una esperienza televisiva come “Centovetrine”, per cui sicuramente le due cose messe insieme: il fatto che comunque ”Centovetrine” mi ha dato una popolarità notevole e allora abbinando queste due cose, la mia faccia, la mia storia con “Centovetrine”, più quest’accoppiata con “Dr. House”, probabilmente ha fatto sì che i giornali se ne interessassero maggiormente.

Mi ha fatto piacere perché la serie si merita di aver un riscontro da parte del pubblico e della critica.

3) Prima dei saluti, ti chiedo un commento su "Dubbing Questions. Domande e risposte sul doppiaggio italiano" e, se possibile, di anticiparci alcuni dei tuoi prossimi impegni al leggio e non. Grazie!

LB: Non ho ancora avuto modo di visitarlo, ma appena posso vedrai che ci vado.

Per adesso sono impegnato molto su “Dr. House” che deve essere doppiato velocemente, nel senso che siamo un po’ in ritardo e quindi dobbiamo trottare.

Non ho a breve impegni di doppiaggio particolari, se non l’uscita di un film con Kevin Kline “The Extra Man”, una commedia molto bella e divertente dove l’attore è straordinario. L’uscita non è stata ancora annunciata ma sarà sicuramente prossimamente.

Poi c’è già nelle sale “Tamara Drewe” di Stephen Frears, dove ho doppiato uno dei protagonisti, è un’altra bella commedia da vedere e suggerire ai tuoi visitatori.

In teatro ho preparato uno spettacolo con Walter Manfré che si chiama “Racina” e che dovremmo proporre a Roma, penso a breve ma ancora non sappiamo dove e quando, però l’abbiamo già fatto a Ortona e lo faremo nella capitale.

Ringrazio il sig. Luca Biagini per la disponibilità, mentre era impegnatissimo con il doppiaggio di "Dr. House".

Foto di Luca Biagini by Alessandro Serafini.

Buon cinema e buon week-end a tutti!

Fabio S.
SCRIVETE A: dqone@libero.it

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